progettare un mvp

Come progettare un MVP nel modo corretto

Pubblicato il 16 Agosto 2018

Quando abbiamo un’idea e ci sembra particolarmente brillante, la cosa più importante che possiamo fare per validarla è realizzare un MVP. Vediamo, quindi, come progettare un MVP nel modo più efficace.

Innanzitutto cos’è un MVP?

Il Minimum Viable Product è una prima versione del prodotto o servizio che include le caratteristiche minime necessarie per poter essere distribuito velocemente sul mercato al fine di ottenere feedback dagli utenti (o clienti) interessati al prodotto. Possiamo, quindi, definirlo una strategia che ci permette di validare (o invalidare) velocemente la nostra idea a basso costo in termini di investimento per la realizzazione e di massimizzare le informazioni sui potenziali utenti/clienti interessati perchè, il fine ultimo, è realizzare un prodotto che gli utenti del mercato di riferimento effettivamente vogliono.

Come progettare un MVP

La fase di progettazione prevede un’attenta analisi al fine di individuare le caratteristiche minime necessarie (core features) per il funzionamento e la successiva distribuzione del nostro prodotto, eliminando in partenza tutte le caratteristiche inutili o comunque non necessarie per il suo utilizzo. Una volta ricevuti i primi feedback, il processo iterativo di ottimizzazione del prodotto, ci porterà a migliorare la nostra idea, ad eliminare quelle che non funzionano e a concentrarci su quelle che gli utenti apprezzano o richiedono. Un buon libro che ti posso consigliare sull’argomento è Partire Leggeri di Eric Ries.

Un MVP efficace non deve essere per forza una prima versione di un prodotto. Potrebbe essere qualcosa di diverso come una landing page che racconta il prodotto o, come fece a suo tempo Dropbox, semplicemente un video che spiega il progetto. Dropbox, con questa idea, vide la lista di iscritti alla beta passare da 5.000 a 75.000 in una notte!

Errori da non commettere

Molte persone fraintendono il concetto di MVP pensando che l’obiettivo sia realizzare una prima versione del prodotto nel modo più veloce possibile. L’errore che commettono è quello di procedere con una pessima execution:

– implementare poche funzionalità senza offrire quelle necessarie
– implementare le core features senza avere cura che la tecnologia funzioni e sia di qualità presentando carenze prestazionali e/o bug
– non avere cura del design e dell’usabilità
– offrire una pessima esperienza di utilizzo decretando il fallimento di un progetto che, in caso contrario, avrebbe potuto avere successo

Concentriamoci un attimo sull’ultimo punto. L’aspetto fondamentale che dovete sempre avere a mente è che, per ottenere il gradimento degli utenti, bisogna offire loro un buon prodotto che effettivamente desiderano ma garantendo una grande user experience. L’esperienza nell’utilizzo del prodotto (insieme alla percezione del brand) sono aspetti fondamentali per raggiungere il successo. Perchè preferisco usare un Macbook invece di un qualsiasi PC? Perchè preferisco l’iPhone a un qualsiasi smartphone? Parliamo di dispositivi che permettono, più o meno, di fare le stesse cose. La Apple ci ha dato una grande lezione da questo punto di vista, una delle principali aziende da cui prendere ispirazione in materia di user experience.

UX e FBF

Abbiamo, quindi, compreso l’importanza di concentrarci, durante la fase di progettazione, nell’ideazione di una grande UX. Nel nostro processo di sviluppo possiamo optare per quella che, personalmente, definisco FBF (feature by feature), l’implementazione rapida di una feature alla volta. Una volta individuate le core features, ci concentriamo soltanto su una e una sola al fine di implementarla al meglio affinchè sia impeccabile nel funzionamento e nelle prestazioni e offra la migliore UX possibile. Soltanto raggiunto questo obiettivo possiamo passare all’implementazione della feature successiva. Avere la capacità di focalizzarsi al massimo su una singola feature e/o singolo task è un aspetto fondamentale per lavorare più velocemente mantenendo alta la qualità di quanto prodotto. Quando realizziamo il nostro MVP, la testa, è piena di idee relative al progetto, nuove idee che si aggiungono in qualsiasi momento e tendiamo a pensare a più cose contemporaneamente. I più fessi se ne vantano addirittura autoproclamandosi “multitasking” come se non lo fossimo tutti 😉

Non è questo il modo giusto di lavorare, ci rende più lenti e non ci permette di rendere al meglio. Focalizzarsi sul task che stiamo eseguendo, pensare a una cosa sola alla volta ed eliminare tutte le distrazioni. Ecco la cosa più importante che dobbiamo abituarci a fare non solo quando realizziamo un MVP ma, in generale, qualunque cosa facciamo.

Conclusioni

Abbiamo capito, quindi, che la cosa fondamentale nella realizzazione del nostro MVP non è essere veloci nel realizzare la prima versione beta da pubblicare ma esserlo garantendo un prodotto minimo funzionante che sia impeccabile nel funzionamento e nelle prestazioni e che offra una fantastica e “addictive” user experience. Dobbiamo velocemente confrontarci col mercato di riferimento ma non vogliamo dare una brutta impressione e correre verso un rapido fallimento: l’obiettivo è costruire rapidamente la strada per il successo 😉

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Autore: emawebdesign

Full Stack Developer, SEO Specialist, esperto della trasformazione digitale con oltre 20 anni di esperienza.

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